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Treni elettrici

La Regione a partire dal dicembre 2022 ha avviato la fornitura di treni elettrici, per complessive 6 unità, da utilizzare sulla linea Torino – Aosta al termine dei lavori di elettrificazione. Il fornitore è il medesimo che ha già prodotto i treni bimodali: Stadler Bussnang AG

Caratteristiche principali

I nuovi rotabili sono realizzati con la stessa tipologia dei treni bimodali attualmente in esercizio, ma avendo eliminato il c.d. power pack si sono guadagnati spazi per passeggeri, aumentando così la capacità del convoglio di circa 50 posti e permettendo l’inserimento di un’ulteriore toilette.


I nuovi treni sono quindi costituiti da 4 casse per una lunghezza di circa 80 metri e sono dotati di 5 carrelli di cui 2 motori. Possono raggiungere la velocità di 160 km/h e sono alimentati da motori elettrici a 3 kW c.c.
Sono dotati di 215 posti a sedere oltre a 21 strapuntini per una capienza totale pari a 448 persone, compresi i posti in piedi. Le sedute dei nuovi treni sono realizzate in ecopelle così da permettere una più agevole ed efficace pulizia e, grazie ad una maggiore spazio rispetto agli standard minimi richiesti, garantiscono un confort più elevato.


Come nei precedenti, viene confermata la presenza di una porta da 1,3 m per cassa ognuna con pedana retrattile, di due porte per ogni cabina dei macchinisti, di un bagno PRM, del porta bici/porta sci e di una presa elettrica a 220 V per ogni coppia di sedili. Rispetto ai bimodali circolanti, in questi nuovi treni è stata aggiunta una toilette più piccola, la postazione per due e-bike e due prese elettriche USB (di tipo A e C) per ogni coppia di sedili.

L’investimento

L’acquisto di sei rotabili elettrici ha richiesto un investimento complessivo di circa 88 milioni di euro così suddivisi:

  • circa 86,1 milioni di euro per la fornitura dei treni (comprensivi di cinque anni di manutenzione);
  • circa 0,97 milioni di euro per il servizio di direzione dell’esecuzione delle forniture;
  • circa 0,93 milioni di euro per le altre spese relative ai contratti.

Di queste somme circa 59 milioni derivano da fondi statali (FSC, DM408/2017, DM164/2021, DM 319/2021, DM 147/2024).